Il 21 settembre, giorno più importante e più atteso dai salernitani, si svolge la festa vera e propria in onore di S. Matteo, con una processione che attraversa il centro storico, percorre Corso Vittorio Emanuele, scende per Via Velia, per poi sfilare lungo Via Roma fino alla chiesa dell’Annunziata, e rientrare infine, su Via Mercanti, fino al Duomo. Aprono la processione le tre statue d’argento dei Santi Martiri Salernitani, Anthes, Gaio e Fortunato, simpaticamente definiti dal popolo come le “tre sorelle” di S. Matteo.

Le spoglie dei Santi Martiri sono custodite nell’abside centrale della Cripta del Duomo.

In occasione delle celebrazioni si ingaggiano concerti bandistici di fama nazionale e internazionale che si esibiscono in genere a Piazza Amendola. Per antica usanza, la festa ha termine dopo lo splendido spettacolo di fuochi pirotecnici di mezzanotte, sparati da un pontone a mare di fronte il lungomare. Il classico colpo finale pone ufficialmente fine ai festeggiamenti in onore del Santo Patrono.

Il cibo più tipico della festa del Santo Patrono, è la milza imbottita. La preparazione di questo piatto è lunga e abbastanza complessa e prevede diverse aromatizzazioni. Alcune di queste, l’aceto ed il vino, hanno anche un’altra funzione : infatti la particolare struttura spugnosa dei tessuti della milza assorbe tali liquidi rendendo la preparazione più succosa e appetibile. A San Matteo(21 Settembre), festa del santo patrono, non manca mai sulla tavola dei salernitani né come antipasto freddo, né da spalmare sui crostini.